Si chiude con un grande successo di pubblico la 41ma edizione della Sagra dell’Oca di Bettona. Un successo all’insegna della qualità in cui l’oca spicca per numero e originalità di ricette. Quest’anno il menù è stato costruito sulle eccellenze del territorio, certificate dal marchio Bettona Produce Eccellenze ed ha consentito l’inserimento di ottimi piatti novità.
La Pro Loco di Bettona, infatti, nel rispetto dello spirito di sostegno e promozione del territorio che l’ha sempre contraddistinta, ha scelto di utilizzare i prodotti a Km0, piatti realizzati con aziende agricole e olio extra vergine di oliva di altissima qualità.
Afferma il presidente della Pro Loco Bettona, Francesco Brenci: “La Pro Loco di Bettona crede nel territorio non a parole ma con i fatti. Abbiamo deciso di investire nelle realtà produttive del territorio per mostrare in ogni modo le potenzialità di questo Borgo e ciò che significa realmente essere una comunità consapevole. Speriamo che in tanti inizino ad avere questa sensibilità che promuove alla fine l’intera Regione Umbria”
Ma a cosa serve veramente una sagra oltre a degustare piatti tipici? Serve a finanziare il recupero degli affreschi al Cenacolo di San Crispolto, a sostenere le due parrocchie, il Teatro Excelsior Bettona, la società sportiva, il coro polifonico, istituto comprensivo, decoro urbano e aree giochi, e a collaborare con l’amministrazione su importanti progetti culturali.
Ma tutto questo è possibile solo per la forza sociale che si nasconde nel volontariato. Afferma il vicepresidente della Pro Loco Bettona, Giulia Schippa: “Il valore della Pro Loco di Bettona sta nel capitale umano. Un evento del genere non può esistere senza le persone! A partire dal direttivo, dai ragazzi, dai soci, dalle associazioni amiche. Una comunità trova senso e valore solo quando sente la spinta per ritrovarsi insieme, spendere il proprio tempo libero, ferie e spesso risorse perché crede in qualcosa che lo rappresenta. La Pro Loco ringrazia l’amministrazione comunale, i vigili urbani, la protezione civile e soprattutto tutti gli ospiti che ci sono venuti a trovare. Vi aspettiamo nel 2026″.
