Restauro dell’affresco a San Paolo: il racconto di Elvio Lunghi (foto)

Grazie al LIons Assisi e alla volontà di alcuni cittadini l’opera è tornata a nuova vita: una “favola” che si realizza

Cultura

Il restauro dell’affresco a San Paolo ad Assisi è una favola che si realizza. È per questo, che abbiamo scelto di raccontarlo con le parole di Elvio Lunghi, diffuse anche sui suoi profili social. Di seguito il testo integrale:

“Sabato sera in San Paolo ad Assisi, presentazione del restauro di un affresco posto sopra l’ingresso. Esistono le favole? Eccome se esistono, una è questa qui. È la fiaba di un’immagine vecchia di secoli, ma soprattutto danneggiata da una grondaia che perde acqua sopra l’affresco. La bottegaia del negozio di fronte lo dice al parroco di San Rufino e a Francesca tuttofare per i beni culturali della diocesi. Francesca lo dice a Christiane e Francesca, che fanno un primo intervento di messa in sicurezza. Non basta: Francesca è golosa e lo dice a Claudio mentre mangiano una peschina al bar di Vinti a Jangeli. Claudio lo dice ai LIons di Assisi, che ci mettono i soldi. I soldi non bastano e Francesca lo chiede a mamma Banca, che ci mette i soldi che mancano. Si fa il restauro e lo fanno Paolo, Christiane e Francesca. Sembra una favole e invece è vero. In chiesa non c’è un posto libero, e per fortuna mi sono portato la mia carrozzina da casa. Parla don Alessandro e dice grazie a tutti, Parla Luigi Rossetti che dei LIons è il presidente, e dice grazie anche lui. Poi parla Claudio Menichelli, che è quello delle peschine che ha messo a posto tutto. Parlo io come marito della restauratrice. Era proprio necessario? Non voleva lasciarmi solo a casa. Comunque dico che quel malconcio dipinto è di Dono Doni e non me ne ero accorto prima: Dono Doni che fu amico di Giorgio Vasari, che lavorò tanto ma del quale non si sa niente perché stava sempre a spasso, tra Roma e Firenze. Ma soprattutto perché aveva sposato una donna di Perugia e poi una di Foligno, e le chiese di Perugia e di Foligno son tutte cambiate, o hanno messo i quadri in magazzino. Poi parla la mia sposa, e per me resta il perfetto esempio di quanto siano stati bravi gli insegnanti d’italiano della Stranieri di Perugia: quasi quasi mi ci voglio fidanzare. Il tutto avviene sotto lo sguardo di Simonetta Manganelli, che da cerimoniere dei LIons fa la fatina azzurra e dà la parola a questo e a quello. Addirittura Francesco Raspa ha fatto spostare il cavo della luce che pendeva sopra il dipinto appena restaurato: come a dire, prima l’acqua e poi la luce? Tra nemmeno un mese sarà Natale, il primo regalo è già arrivato. Miracolo delle peschine di Vinti!”.

Foto: Mauro Berti ©️BN COM

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