(Federico Baglioni) Si conclude oggi The Economy of Francesco, la tre giorni internazionale che ha coinvolto ad Assisi tantissimi giovani studiosi di economia, imprenditori e changemaker (letteralmente persone che con il proprio esempio riescono a innescare un cambiamento, anche in questioni di grande importanza). L’età media dei partecipanti si è attestata intorno ai 28 anni: circa il 30% di loro è arrivato dal mondo dell’impresa, il 30% da quello della ricerca e il restante 40% è stato rappresentato proprio dai già citati “portatori di cambiamento”.
Questa mattina, i ragazzi hanno atteso Papa Francesco, arrivato al Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli alle 9.35. Il Santo Padre è atterrato con i mezzi del Vaticano nella zona adiacente al teatro, per poi spostarsi in sedia a rotelle fino al luogo dell’evento.
Nello spazio esterno del Teatro Lyrick, Bergoglio è stato accolto dal gruppo di giovanissimi dell’assisano, selezionati e convocati per l’occasione. Il Santo Padre è subito salito sul palco dove è stato omaggiato con un video accompagnato da una performance coreografica sulle parole di Isaia 21, 11-12. (continua dopo il video)
La domanda “Sentinella, quanto resta per la notte?” ha poi aperto la riflessione di questa mattina. Durante l’incontro tra il Papa e i giovani studiosi, imprenditori e changemaker, paragonatisi durante il primo intervento sul palco a “degli alberi in una foresta che cade” si è parlato di ripensare l’economia in chiave più fraterna, con un occhio attento sia all’oggi che a un domani che è ancora necessario costruire.
Durante il momento più atteso, il discorso del Santo Padre, Bergoglio ha sottolineato che “la terra brucia oggi, ed è oggi che dobbiamo cambiare a tutti i livelli” spiegando poi che “la fragilità di molti giovani deriva dalla carenza di un capitale spirituale, invisibile ma più reale dei capitali finanziari”. Il Papa ha poi lasciato tre indicazioni di percorso per le nuove generazioni impegnate nel cambiamento: guardare il mondo con gli occhi dei più poveri, non dimenticarsi di lavoro e lavoratori e impegnarsi nell’incarnazione (ovvero sia nella pratica e nella concretezza delle azioni). (continua dopo il video)
L’evento si è concluso con la firma alle 11.25 del patto Eof, documento con il quale i giovani si sono impegnati a “spendere la vita affinché l’economia di oggi e di domani diventi un’Economia del Vangelo”, a difesa del creato, a servizio della persona e sotto la guida dell’etica della persona e “aperta alla trascendenza”.
Il Santo Padre è ripartito da Assisi in elicottero alle 11.50. Domani sarà a Matera per la messa conclusiva del Congresso Eucaristico Nazionale.
Tanti gli incontri anche nei due giorni passati, con interventi presenziati da grandi personalità dal calibro di G.Giraud, J. Sachs e Vandana Shiva e le attività svolte nei 12 villaggi di EoF, al lavoro per temi come le politiche per la felicità, il rapporto tra lavoro e cura e il binomio tra l’economia e la figura della donna.
The Economy of Francesco 2022 sì è quindi configurato come momento di riflessione su un mondo in con tinto cambiamento in cui sono (e saranno) i giovani a fare la differenza. Non solo con lo studio attento, la pratica etica, e il know-how figlio dei nostri tempi, ma soprattutto con una riflessione attenta sulle condizioni globali del pianeta, sulla dignità personale e sulle opportunità di fare un business virtuoso piuttosto che profittatore. (continua dopo il video)
A tutto questo va aggiunto un ingrediente fondamentale che proprio Assisi, con l’esempio di San Francesco, offre ai giovani: la custodia del creato. Grazie al vademecum redatto per l’occasione, The Economy of Francesco non solo ha sottolineato l’importanza dell’amore verso la vita e verso ogni essere vivente ma si è fatto portatore di preziose informazioni i per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’evento. Esempi e piccoli gesti che, in mondo affidato alle nuove generazioni, possono portare davvero a grandi cambiamenti.
Foto e video: Redazione Gruppo Editoriale Assisi News
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