Il 2 febbraio, la Chiesa celebra la festa della Madonna della Candelora, un evento che ha radici profonde nella tradizione cristiana, simbolo di luce e purificazione. La data, che segna la presentazione di Gesù al Tempio, è legata a un antico rito ebraico che prevede la purificazione della madre dopo il parto e la presentazione del bambino al Tempio di Gerusalemme. Il termine “Candelora” deriva dal latino “candelorum” e sottolinea l’uso delle candele, simbolo di Cristo, Luce del Mondo. In molte città italiane, la celebrazione è arricchita da processioni, messe solenni e benedizioni delle candele. Questo giorno segna, infatti, l’inizio di un cammino che conduce alla Pasqua, ma anche un’occasione di riflessione sulla luce che la fede porta nella vita quotidiana.
Ad Assisi, nella Cattedrale di San Rufino, il vescovo della diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino e della diocesi di Foligno monsignor Domenico Sorrentino ha presieduto la solenne messa in occasione della festa. Il presule, durante la sua omelia, ha richiamato il significato profondo della luce che illumina il cammino dei fedeli e la purificazione attraverso il rapporto con Dio. Con grande partecipazione dei fedeli, la celebrazione ha visto anche la benedizione delle candele, simbolo di quella luce divina che guida l’esistenza cristiana.
Foto: Mauro Berti © BNCOM