Alle porte del Giubileo, monsignor Domenico Sorrentino (vescovo delle diocesi di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Foligno) afferma: “Nell’anno giubilare faccio un pellegrinaggio di fede, dell’anima, quindi posso fare pochi metri ma se faccio un pellegrinaggio dentro di me ottengo l’indulgenza. Per ottenere la grazia giubilare devo correre dal Padre per dirgli perdonami, e in ogni chiesa giubilare tutti avranno la possibilità di confessarsi”. Queste le parole pronunciate dal vescovo durante la cerimonia di apertura dell’Anno Santo Giubilare nella cattedrale di San Rufino, ad Assisi. “Il peccato porta in se una pena – ha aggiunto il vescovo – , la nostra vita deve essere curata non solo perdonata. Il dono dell’indulgenza è un dono del Padre per curare la nostra vita. Non è una sorta di sconto, non basta fare una preghiera, ci vuole anche quella, ma dobbiamo tuffarci in Lui, quando sentiamo che Gesù è diventato il nostro tutto. L’indulgenza ci porti un cuore intenerito”. Testimoni di queste parole il parroco Don Alessandro Picchiarelli e Don Niccolò Crivelli, oltre ai tanti fedeli e pellegrini membri delle confraternite.
Monsignor Sorrentino ha designato, tramite i due decreti del 19 dicembre, alcune chiese della diocesi come Chiese Giubilari in vista dell’Anno Santo. La cattedrale di San Rufino e le Basiliche Papali di San Francesco e Santa Maria degli Angeli di Assisi figurano tra queste, oltre al Santuario della Spogliazione e le concattedrali di Nocera Umbra e Gualdo Tadino. A Foligno designati diversi santuari, a San Feliciano spetta la cattedrale. Questi i luoghi deputati alla presa dell’Indulgenza Giubilare, anche per coloro che a causa di difficoltà fisiche non potranno esserci fisicamente.
Partecipazioni a missioni popolari, esercizi spirituali e opere di misericordia sono le condizioni previste. Il vescovo invita tutti i parroci a rendere più semplice l’accesso al sacramento della Penitenza, facilitandone modalità e tempistiche.
Foto: Mauro Berti ©️ BN COM