Infiorate di Cannara, i ragazzi dello staff Piano B danno vita all’infiorata per sensibilizzare sulle malattie rare (foto)

Una bella iniziativa, significativa, per sensibilizzare sull'importante tema sociale: "Il mondo delle malattie rare è vasto e grande e l'informazione è davvero sempre troppo poca"

Cannara

(Ste.Ber.) Successo per le Infiorate di Cannara, dove prosegue la tradizione per il Corpus Domini lunga ormai tanti anni. In tanti gli infioratori che nella notte fra sabato 1 e domenica 2 giugno hanno voluto realizzare i preziosi tappeti di fiori nella cittadina umbra, in una notte lunga e piacevole, per stare in compagnia e non sentire la fatica di una lavorazione lunga e sempre affascinante. Tanti a Cannara i temi trattati durante per le infiorate, anche sociali, come nel caso dei ragazzi dello staff Piano B, che hanno sensibilizzato sul tema delle malattie rare dando vita a tappeti di fiori realizzati in più parti.

“L’amicizia in greco si chiama Philia, la Philia è un’amicizia disinteressata, non c’è la ricerca dell’utilità altrui nella Philia Greca, l’altra persona è semplicemente affine a te, è qualcuno che semplicemente non potevi non incontrare nella vita”. Con queste parole il professor Vecchioni definisce uno dei sentimenti più belli che un uomo possa provare. E come si può non aiutare, confortare, sostenere e supportare una persona che definiamo AMICA? Da questo sentimento è nata l’idea della realizzazione della nostra infiorata – dicono dallo staff Piano B – dal sentimento che ci lega ad un membro che fa parte del nostro staff, Letizia, che ogni giorno lotta con una malattia rara. Oltre al sostegno verso di lei, l’idea è stata generata dalla volontà dello Staff Piano B nel tentativo di sensibilizzare le persone nei confronti di un tema che molto spesso non è abbastanza conosciuto fino al momento in cui questo non ci tocca in prima persona”.

Una bella iniziativa, significativa, che ha attratto molti visitatori entusiasti e incuriositi dal progetto. “Il mondo delle malattie rare è vasto e grande – proseguono i realizzatori dell’infiorata – un tema sociale sul quale l’informazione è davvero troppo poca. Per questo abbiamo voluto sensibilizzare con la nostra opera su questo tema, ispirandoci al libro di Letizia Barbetta dal titolo “Tornerò a volare”. Abbiamo creato attraverso diverse  immagini 4 quadri, per rappresentare prima rispettivamente la scoperta e una diagnosi che quasi mai non esiste, con tentativi di cure che spesso falliscono. Poi il secondo quadro per la diagnosi, la tristezza per non riuscire a spiegare il perché. Ma alla fine ecco il sole, la cura, la speranza, una rinascita per una vita migliore. Felicità che fa nascere grandi cose e collaborazioni – sottolineano i ragazzi – un’infiorata ammirata da tanta gente alla quale abbiamo spiegato il nostro progetto”.

Certamente un progetto interessante e decisamente vincente, ancora più importante perché arriva oggi più che mai da un gruppo di giovanissimi ragazzi, in prima linea per sensibilizzare su un tema sociale di primaria importanza, in un mondo oggi dove la cura dei valori resta troppo spesso in disparte: “Speriamo di essere riusciti nel nostro intento – concludono dallo staff Piano B di Cannara, un intento di sensibilizzazione mai da tenere accantonato”.

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